Standard morfologico

Lo standard ufficiale inglese è impreciso e incompleto e può dare luogo, di conseguenza, a interpretazioni errate. E’ per questo motivo ch’esso è stato rielaborato, per l’Italia, da un grande maestro: il dottor Fabio Cajelli di Genova illustre cinologo, Giudice Internazionale per tutte la razze, allevatore emerito di Setters allo studio dei quali ha dedicato tutta una vita. Questo commento, autentico capolavoro di cinotecnia, unico al mondo per la sua perfezione, è considerato come sostitutivo dello standard ufficiale e ad esso gli allevatori e i cinofili italiani si attengono. Insomma , è lo standard del Setter inglese.

F. Fiorone

COMMENTO ALLO STANDARD DELLA RAZZA

di Fabio Cajelli

Posto nella classificazione scientifica: cane appartenente al gruppo braccoide ( secondo la classificazione di Pierre Mégnin).
Posto nella classificazione utilitaria: cane da caccia, da ferma.

Origine: Inglese

Caratteri generali precisanti la razza: la conformazione generale è quella di un mesomorfo leggero il cui tronco sta nel rettangolo e con l’arto anteriore, da terra al gomito, più corto dell’altezza dal gomito al garrese . Il bel Setter inglese attuale deve essere cane che unisca la potenza, senza pesantezza, all’eleganza delle forme; il suo aspetto deve denotare l’attitudine al lavoro; grande facilità di movimenti, muscoli lunghi, buona ossatura, ma non troppo forte, diametri trasversali non molto pronunciati. Non si raccomanderà mai abbastanza di scartare quei Setters inglesi mastodontici, con pelle abbondante, linfatici, con testa grande che oltre a non essere nel tipo, saranno lenti e poco resistenti. Gli assi longitudinali superiori cranio-facciali paralleli; depressione naso-frontale accentuata; occhi espressivi con sguardo dolce; labbra molto sobrie, non flaccide, orecchio attaccato in basso. Pelo setaceo, stirato. E’ armonico rispetto al formato (eterometria) e rispetto ai profili (alloidismo).

TESTA: Dolicocefala. La sua lunghezza totale è di 4 / 10 dell’ altezza al garrese. La lunghezza del cranio è uguale a quella del muso e la metà della lunghezza totale della testa si trova sulla linea orizzontale che congiunge i due angoli interni degli occhi. L’indice cefalico totale non deve oltrepassare il numero di 45, cioè la larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono fra di loro paralleli . Lunga, asciutta, leggera senza esagerazione, il salto naso frontale marcato, le labbra decisamente disegnate nella loro parte anteriore devono terminare alle mascelle, non flaccide e pendenti. Laverack nel suo libro afferma che la testa pesante, grande indica pigrizia e indolenza.

TARTUFO: il tartufo sarà grosso, largo, umido, fresco,e brillante, nero o marrone scuro; il pigmento marrone si riscontra in genere nei bianco – arancio e nei liver. E’ tollerato il pigmento color carnicino. Deve essere sulla stessa linea della canna nasale e, visto di profilo, la sua faccia anteriore si trova sul medesimo piano verticale anteriore delle labbra. Narici aperte e mobili, nasali sottili.

CANNA NASALE: diritta, lunga, larga; a metà della sua lunghezza è larga il 40% della lunghezza della canna nasale stessa. Per la sua lunghezza e direzione in rapporto con l’asse del cranio, vedi testa.

LABBRA E MUSO: le labbra devono essere sviluppate appena da coprire ai lati la mandibola, molto morbide, non flaccide e pendenti. Il profilo antero – inferiore – laterale del muso presenta il disegno di un semicerchio a corda poco chiusa, perciò nel Setter inglese il profilo inferiore del muso è ancora dato dalle labbra, mentre non lo è nell’ irlandese. La plica della commessura labiale, dato l’esiguo sviluppo delle labbra, benché visibile è poco accentuata. La lunghezza del muso corrisponde alla lunghezza della canna nasale e le sue facce laterali sono fra di loro parallele; la faccia anteriore deve essere ben sviluppata in altezza e perciò la faccia anteriore si presenta piatta, cioè quadra. La lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale della testa. Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono fra di loro parallele. La regione sottorbitale deve presentare delle salienze e rilievi, il tessuto cellulare sottocutaneo e i muscoli poco sviluppati, la pelle sottile: dev’essere cioè bene cesellata.

MASCELLE : di uguale lunghezza, con le branche della mandibola tendenti alla linea retta in tutta la loro lunghezza, con arcate dentarie combaciantisi perfettamente ( a forbice ) . Denti sani, completi per sviluppo e numero.

DEPRESSIONE NASO FRONTALE: accentuata ma non brusca.

CRANIO : la lunghezza del cranio è uguale alla lunghezza del muso. L’indice cefalico totale non deve oltrepassare il numero 45, cioè la larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. La calotta del cranio, vista di profilo deve essere leggermente convessa, la parte posteriore ovale, sensibile la cresta occipitale. Il cranio meno largo fra le orecchie in confronto a quello del Setter Gordon, meno rotondo nella parte posteriore in confronto a quello del Pointer, forma nel suo insieme un ovale più allungato.Le pareti laterali sono ovunque piatte. I seni frontali non molto sviluppati. Sutura metopica marcata.

ORECCHIO: le orecchie devono essere attaccate in basso e cioè a livello dell’arcata zigomatica o meglio sotto e indietro, cioè fra l’attaccatura della testa al collo . Di lunghezza moderata, non devono mai raggiungere i 2/3 della lunghezza della testa. In stazione normale e con la testa in posizione orizzontale la punta sorpassa di circa cm 3 la linea inferiore della gola. Devono pendere senza scostarsi dalle guance e non mettere in mostra la loro faccia interna. Non devono essere larghe, cioè non spiegate in tutta la loro larghezza come nel Pointer: l’orecchio del Setter inglese forma una piega su se stesso in senso longitudinale ( cioè secondo la lunghezza dell’ orecchio ) e questa piega è permessa appunto dalla pelle sottile e morbida e dalla cartilagine sottile e fine. Le frange fini e setacee che coprono la faccia esterna del padiglione, devono diminuire in lunghezza nella parte inferiore in modo che l’estremità del padiglione, comprendente lo spazio di due o tre centimetri al massimo, sia coperta di pelo raso e vellutato. L’apice del padiglione deve terminare in una punta leggermente arrotondata.

OCCHI: grandi, brillanti, dolci, espressivi, denotanti intelligenza; in posizione semi – laterale, di color nocciola scuro il più possibile; tuttavia il colore può essere un po’ meno scuro nei Setters bianchi, bianchi – arancio. L’arcata sopraccigliare deve essere nettamente separata dalla fronte. Le palpebre non devono lasciar scorgere la congiuntiva, ma essere bene aderenti al bulbo oculare e la pigmentazione del loro margine marrone o nera.

COLLO: Il collo è uguale alla lunghezza della testa: 4/ 10 dell’ altezza al garrese. La sua circonferenza, a metà della sua lunghezza, in un Setter di cm 60 al garrese, deve essere di cm 40. Deve essere ben muscoloso quantunque magro, leggermente arcuato nella sua parte mediana superiore; la congiunzione con la testa nettamente marcata in modo da lasciare ben libera la parte posteriore del cranio. Il collo deve allargarsi con armonia e i muscoli aumentare d’importanza nel punto di congiunzione con la spalla, ma senza pesantezza e conservando sempre eleganza. Esso deve essere esente da giogaia e le frange, formando un leggero collare al margine inferiore, devono spiccare nettamente.

CORPO: La lunghezza del tronco misurata dalla punta della spalla ( articolazione – scapolo omerale ) alla punta della natica ( punta posteriore dell’ ischio ) deve superare l’altezza al garrese. La maggiore lunghezza del tronco non deve superare 1/ 20 dell’ altezza al garrese o al massimo 1/ 18: Il tronco del Setter inglese deve restare in un rettangolo.

PETTO: bene aperto e largo con muscoli pettorali ben sviluppati. La sua larghezza è in proporzione diretta a quella del costato e deve essere del 25% dell’altezza al garrese, misurata fra i margini supero – anteriore della braccia. Il manubrio è situato al livello della punta delle spalle.

TORACE: deve scendere sino al gomito e meglio se lo sorpassa di circa cm 2. Profondo con coste lunghe e ben convesse e gli archi costali aperti. Le ultime false coste ben avvicinate al margine anteriore delle cosce. Ben convesse a metà della sua altezza. Il suo diametro trasversale che è più sviluppato a metà dell’altezza del costato, va gradatamente diminuendo verso lo sterno, senza formare però carena. La regione sternale lunga, deve rimontare dolcemente verso l’addome. La circonferenza del costato deve essere di 1/ 4 superiore dell’altezza al garrese e il suo diametro trasversale del 39% dell’altezza stessa. In un Setter inglese di cm 60 al garrese il costato dovrebbe fornire le seguenti misure: perimetro misurato dietro il gomito cm 74; agli archi costali cm 64 profondità cm 33 ; altezza cm 31, 1-2 ; diametro trasversale cm 19 .

DORSO: garrese elevato sulla linea del dorso e stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole fra di loro. Il profilo del dorso è retto, la lunghezza del dorso deve essere in rapporto alla profondità del torace ( o lunghezza ) a ogni vertebra dorsale corrisponde una costa.

LOMBO O RENE: bene fornito di muscoli in larghezza. Ben fuso con la linea del dorso e ben arcuato visto di profilo. La sua lunghezza è un po’ meno 1/ 5 dell’altezza al garrese e la larghezza si avvicina alla lunghezza.

VENTRE E FIANCHI: il ventre deve rimontare leggermente, ma non troppo : non dev’essere levretté. I fianchi sono lunghi quasi come lombi e poco incavati.

ORGANI SESSUALI: i due testicoli devono essere di corretto e di uguale sviluppo, contenuti nella loro sede naturale: lo scroto.

GROPPA: larga, muscolosa , orizzontale ( con inclinazione di circa 10° sull’orizzontale ). La sua lunghezza è di circa 1 /3
dell’altezza al garrese e la larghezza di 1 / 7 dell’altezza al garrese.

CODA: Inserita alta, grossa e robusta alla radice, va diminuendo di grossezza fino alla punta. La sua lunghezza deve superare di circa cm 3 l’altezza dell’arto anteriore e al gomito . E’ portata piuttosto bassa che alta, senza deviazione laterale, leggermente incurvata a forma di falce rovesciata. Le frange non devono cominciare dalla radice della coda, ma solamente due o tre centimetri più in basso e aumentano gradatamente di lunghezza sino alla metà del percorso per diminuire gradualmente fino alla fine della coda così da assumere la forma di un triangolo isoscele. Le sete devono cadere in frange diritte o leggermente ondulate, non folte, mai increspate o arricciate.

ARTI ANTERIORI:

APPIOMBI NORMALI VISTI DI PROFILO: la verticale, abbassata dall’articolazione scapolo – omerale ( punta della spalla o del braccio ) deve cadere a terra toccando la punta delle dita.
La verticale abbassata dall’articolazione omero- radiale deve dividere in due parti quasi uguali ( la maggiore è quella anteriore ) l’avambraccio, il carpo, uscendo fuori posteriormente a livello della metà della lunghezza del metacarpo.
APPIOMBI NORMALI VISTI DI FRONTE : la verticale abbassata dall’articolazione scapolo – omerale ( punta della spalla o del braccio ) deve dividere in due parti quasi uguali l’avambraccio, il carpo il metacarpo e il piede.
La lunghezza dell’arto anteriore da terra al gomito è inferiore alla lunghezza misurata dal gomito al garrese.
Questa lunghezza ridotta dell’arto misurata da terra al gomito, è data dalla brevità dell’avambraccio che negli altri Setters è invece più lungo del braccio. Tale peculiarità del Setter inglese ha dato origine alla felice espressione “ le Setter anglais est pres de terre “ , e questa conformazione è appunto quella che favorisce il gattonamento.
SPALLA: lunga 1/4 ( meglio se più ) dell’altezza al garrese, inclinata di 45° – 55° sull’orizzontale , con muscoli bene sviluppati e libera nei movimenti . Le punte delle scapole , nel cane in stazione normale e a collo eretto , devono essere molto avvicinate fra di loro ( non più distanti di cm 1,50 )
BRACCIO : fornito come la spalla di muscoli molto sviluppati e di forte ossatura. Ha un inclinazione di circa 65° sull’orizzontale e la lunghezza ( superiore a quella dell’avambraccio ) è circa il 33 % dell’altezza al garrese. La sua direzione è quasi parallela al piano mediano del corpo.
AVAMBRACCIO : di forte ossatura, presenta una linea verticale; la sua sezione è ovale . A differenza degli altri Setters, la sua lunghezza è inferiore a quella del braccio. In un Setter inglese di cm 60 al garrese l’altezza dell’arto anteriore al gomito è di cm 28.5: Con l’altezza inferiore a questa misura si avrebbe un arto troppo corto e il cane sarebbe esageratamente “ pres de terre” a danno dell’estetica, dell’andatura e della velocità. I gomiti devono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano del corpo: non troppo serrati alla parete del costato ( detti gomiti chiusi ), né deviati all’infuori ( gomiti aperti ). La punta del gomito deve trovarsi alquanto avanti alla perpendicolare calata dall’angolo caudale ( punta posteriore ) della scapola.
CARPO: sulla linea verticale visto di fronte, mobile e asciutto con l’osso pisiforme ben sporgente.
METACARPO : piatto dall’avanti all’indietro segue la linea verticale dell’avambraccio visto di fronte ; visto di profilo deve essere steso in modo che la verticale abbassata dall’articolazione omero – radiale divida in due parti uguali l’avambraccio e il carpo ed esca fuori a metà della lunghezza del metacarpo . La sua lunghezza è un po’ superiore di 1/ 6 dell’altezza di tutto l’arto al gomito.
PIEDE: di forma ovale ( piede di lepre ) con dita ben vicine fra loro e arcuate, ricoperte di pelo abbastanza lungo anche fra le dita. Suole dure e unghie ricurve, forti e pigmentate.

ARTI POSTERIORI:

APPIOMBI NORMALI VISTI DI PROFILO: la verticale abbassata dalla punta della natica deve toccare la punta delle dita, dovendo il metatarso essere sempre in posizione verticale.
APPIOMBI NORMALI VISTI POSTERIORMENTE: la verticale abbassata dalla punta della natica deve dividere in due parti uguali la punta del garretto, il metatarso e il piede.
COSCIA : larga, lunga muscolosa con margine posteriore convesso; la sua direzione è obliqua dall’alto in basso e dall’ indietro in avanti ( 75°) e rispetto alla verticale, parallela al piano mediano del corpo. La sua lunghezza non deve essere inferiore a 1 /3 dell’altezza al garrese e la faccia esterna deve raggiungere i 3/ 4 della sua lunghezza.
GAMBA: con forte ossatura, ben fornita di muscoli, con scanalatura gambale ben marcata. La sua lunghezza è di circa 38° sull’orizzontale.
GARRETTO: le sue facce devono essere molto larghe e il suo angolo anteriore, data l’inclinazione accentuata della tibia, chiuso. La distanza della punta del garretto a terra deve essere di circa il 27% dell’altezza al garrese. La linea posteriore che dalla punta del garretto scende a terra deve trovarsi sulla verticale abbassata dalla punta dell’ischio.
METATARSO: il metatarso deve trovarsi sempre in posizione verticale; la sua lunghezza in un Setter di circa cm 60 al garrese, cm 16.5. Robusto, asciutto, privo di speroni; visto di profilo deve trovarsi indietro della verticale abbassata dalla punta della natica, un po’ più della misura di un piede.
PIEDE: con tutti i requisiti dell’anteriore e un po’ meno ovale.

PELO, MANTO, PELLE:

PELO: fine, stirato, mantiene in tutta la lunghezza, che è di circa cm 5- 6 una linea diritta senza alcuna deviazione dal suo asse. E’ di tessitura setacea; raso sulla testa a eccezione della faccia esterna del padiglione delle orecchie (parte superiore), del margine anteriore e sulle facce laterali dell’ avambraccio, del tarso e del metatarso. Forma frange non folte al margine inferiore del collo, alla regione sternale, al margine posteriore degli arti, alle natiche e alla coda . I piedi sono ben guarniti di pelo specialmente fra le dita. Sottopelo abbondante solo in inverno.
MANTO: il colore del mantello del Setter inglese è molto variabile: bianco e nero tendente al blu (blu belton) bianco e arancio (lemon belton); bianco e marrone (liver belton); tricolore (bianco a macchie nere e focature); questi sono i manti da preferirsi. I mantelli interamente bianchi, fegato, arancio, neri e neri focati non sono ricercati. Le moschettature possono essere più o meno numerose e le macchie più o meno grandi. Il colore del mantello da preferire è a fondo bianco.
PELLE: sottile, con limitato connettivo sottocutaneo e perciò ben aderente al corpo in ogni regione : non deve formare giogaia al collo e la testa non dove presentare assolutamente rughe. Le mucose e le sclerose, nere o marroni e così pure le unghie e le suole dei cuscinetti digitali e plantari.

ALTEZZA E PESO :

ALTEZZA: nei maschi da cm 56 a cm 62; nelle femmine da cm 54 a cm 60. (Una precisazione: il Comitato del Setters Club Internazionale, nella riunione del 9 ottobre 1999, ha deciso che le taglie consigliate per Setters inglesi in esposizione sono: maschi max. 62 cm. min. 58 cm. con 2 cm. di tolleranza per il minimo; femmine max. 60 cm. min. 55 cm. con 2 cm. di tolleranza per il minimo).
PESO: da K g 20 a Kg 30.

ANDATURA: In caccia a grande galoppo.

DIFETTI DI TIPO E COSTRUZIONE:

TESTA: corta, grossa, con pelle non aderente alle parti sottostanti: assi cranio – facciali superiori divergenti o convergenti ( se accentuati, squalifica ).
TARTUFO: rialzato sulla linea della canna nasale, piccolo, con tracce di depigmentazione ( se totale, squalifica,) , sporgente sulla linea verticale della faccia anteriore del muso, narici,non ben aperte.
CANNA NASALE: corta, stretta, linee laterali convergenti fra di loro; montonina, concava (difetto grave).
LABBRA E MUSO: troppo sviluppate, flaccide, troppo poco sviluppate da permettere che il profilo del muso sia dato dalla mandibola e non dal labbro; depigmentazione del margine labiale; taglio del profilo del labbro sfuggente plica della commessura troppo accentuata o non visibile: convergenza in avanti delle pareti laterali del muso, cioè muso a punta, e di conseguenza non piatta la faccia anteriore del muso. Assenza o deficienza di cesello. Muso corto. Congiunzione delle labbra superiori a forma di V rovesciata.
MASCELLE: denti non regolarmente allineati o deficienti in numero, branche della mandibola troppo ricurve; erosione dei denti in senso orizzontale o peggio trasversale; prognatismo ( difetto leggero ) se non deturpa l’aspetto esteriore del muso; enognatismo, se per deficienza di lunghezza delle branche della mandibola ( squalifica ) se per deviata direzione dei denti ( difetto leggero).
CRANIO: corto, piccolo, rotondo, massiccio. Troppo stretto ai parietali; largo ai lati, cioè a livello delle arcate zigomatiche; non convesso visto di profilo, piatto superiormente, masseteri troppo sviluppati : assenza di cresta occipitale; non marcata la sutura metopica; depressione naso-frontale troppo accentuata e brusca come nel Pointer. Rughe.
OCCHIO: piccolo o troppo prominente; iride chiara; gazzuolo, squalifica; ogiva a mandorla; ectropio, entropio; occhi troppo avvicinati; sguardo indiretto, sospettoso; depigmentazione palpebrale parziale totale (difetto gravissimo), se totale bilaterale, squalifica. Strabismo (se bilaterale, squalifica).
ORECCHIO: spesso, corto, o troppo lungo; inserzione troppo larga o in alto; largo; punta del padiglione coperta di pelo lungo e non rasata.
COLLO: esile, corto, massiccio, non arcuato, non netto il distacco dalla nuca, giogaia ; mancante di collare al margine inferiore.
SPALLA:corta, dritta, con muscoli poco sviluppati; legata nei movimenti; punte delle scapole divaricate.
BRACCIO: corto, troppo obliquo o troppo diritto; ossatura gracile, deficiente di sviluppo muscolare.
AVAMBRACCIO: ossatura esile, spongiosa, osso rotondo lungo; deviazione dalla retta verticale, gomito divergente o convergente.
CARPO: evidente ipertrofia delle ossa carpiane, spongioso, piccolo; osso pisiforme poco evidente, rampinismo.
METACARPO: corto, troppo lungo, troppo steso o diritto; esile; deviato dall’appiombo.
PIEDE:largo, lungo; a dita divaricate; piatto, schiacciato, rotondo suole a tessuto sottile; deficienza di pigmento nelle unghie e nelle suole; portato in fuori o in dentro. Se piatto , schiacciato ( difetto grave ).
CORPO: il diametro longitudinale uguale all’ altezza al garrese o oltrepassante 1/18 dell’altezza al garrrese. L’altezza dal gomito alla sommità del garrese inferiore o uguale all’ altezza del gomito a terra.
PETTO:stretto, troppo largo, poco disceso muscoli deficiente di sviluppo, manubrio dello sterno troppo in alto.
COSTATO: deficiente di altezza, di profondità e di perimetro stretto, carenato, troppo largo, regione sternale corta; appendice xifoide ricurva in dentro; archi costali poco aperti.
COSTE: non cerchiate; false coste corte e non aperte; spazi intercostali limitati.
DORSO:Corto, insellato, cifotico; garrese basso.
LOMBI: lunghi, piatti stretti.
VENTRE E FIANCHI: ventre troppo retratto o niente retratto; fianchi molto incavati e lunghi.
ORGANI SESSUALI: monorchidismo (squalifica) ; criptorchidismo (squalifica) ; non contenuti nello scroto, non sufficientemente sviluppati o di non uguale sviluppo.
GROPPA: stretta, corta, avallata
COSCIA: corta; deficiente di sviluppo muscolare; stretta ; portata divaricata alla regione della grassella ; troppo diritta o troppo obliqua.
GAMBA: di ossatura esile; poco evidente la scanalatura gambale; corta; troppo poco o troppo inclinata.
GARRETTO: alto stretto ; angolo del garretto troppo aperto o troppo chiuso , fuori appiombo.
METATARSO: lungo, esile, fuori appiombo, inclinato in avanti (sotto di sé posteriormente); sperone (squalifica).
PIEDE: come l’anteriore.
CODA: anurismo (squalifica) brachiurismo tanto congenito che acquisito (squalifica); troppo lunga o troppo corta, inserita in basso; portamento verticale; portata a tromba sul dorso (squalifica); frangia che ha inizio subito alla base della coda; non a forma di triangolo isoscele, pelo che fascia la coda invece di formare la frangia.
MANTO: Nero zirino; nero focato.
PELO: morbido, ondulato, corto troppo folto; non stirato; fioccoso o ricciuto ( squalifica ).
PELLE: spessa e abbondante, rughe sulla testa; tracce di depigmentazione al tartufo e ai margini palpebrali:; depigmentazione totale bilaterale ai margini palpebrali e totale del tartufo ( squalifica ).
ALTEZZA AL GARRESE: deficiente o esagerata.
ANDATURA: ambio e trotto continuato nel lavoro
INSIEME: pesante; comune, grossolano, non denotante massima velocità, facilità e scioltezza nei movimenti.
Ad ogni modo, in un giudizio in esposizioni, quando una data regione somatica, concernente essenzialmente la tipicità, è notata zero, il soggetto in esame non potrà essere preso in considerazione (squalifica) anche quando le sue altre regioni somatiche siano eccellenti.

RIASSUNTO DEI DIFETTI CHE PORTANO ALLA SQUALIFICA:

TESTA: divergenza o convergenza accentuata
TARTUFO : depigmentazione totale.
CANNA NASALE: molto montonina o concava.
OCCHIO: depigmentazione totale bilaterale delle palpebre; strabismo bilaterale.
MASCELLE : enognatismo; prognatismo accentuato
ARTI: speroni
ORGANI SESSUALI: criptorchidismo o monorchidismo.
CODA: anurismo; brachiurismo sia congeniti che artificiali portata a tromba sul dorso.
ALTEZZA AL GARRESE: oltre i 64 cm al garrese e meno di 2 cm del minimo dell’altezza voluta.
ANDATURA: cerca continua al trotto nelle prove sul terreno.

SCALA DEI PUNTI:

Conformazione generale 30
Cranio e Muso 20
Occhio e Palpebre 10
Orecchie 5
Spalla 10
Costato 10
Reni e Groppa 15
Arti e Piedi 20
Coda 15
Pelo e colore del manto 15
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TOTALE PUNTI 150
QUALIFICHE:

ECCELLENTE punteggio non inferiore a punti 140
MOLTO BUONO 130
BUONO 120
ABBASTANZA BUONO 110

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